Si riparte, finalmente. E si riparte dalla politica come capacità di progettare il paese, il partito, le soluzioni concrete per le nostre comunità di persone in carne e ossa. Questo il senso più vero dell’esercizio di riflessione e democrazia che svolgeremo da oggi a domenica al Lingotto di Torino. Quarantott’ore di palestra delle idee per definire insieme a Matteo Renzi la piattaforma politica della sua candidatura alla guida del PD. I tre mesi trascorsi dalla sconfitta referendaria del 4 dicembre non sono passati inutilmente.
Il futuro
Abbiamo visto interrompersi il percorso delle riforme, un partito bloccato per settimane su questioni procedurali non troppo comprensibili, il ritorno di formule politicistiche che avevamo consegnato al passato e molto altro di poco entusiasmante. Ma la passione per la politica come progetto collettivo è più forte di qualunque palude. E mentre altri attendono che un padrone (o un algoritmo) indichi loro la strada, scommettendo sul “tanto peggio, tanto meglio” sia per l’Italia che per gli avversari politici, noi torniamo a discutere di idee e futuro. Lo faremo con l’immaginazione e con il sorriso, con metodo e con un po’ di fatica: seminari con centinaia di partecipanti sui temi chiave della nostra futura proposta politica (dalla riforma dell’Europa ai diritti, dal welfare ai modelli di sviluppo, dall’organizzazione di partito ai nodi della giustizia, della cultura, della sostenibilità e di molto altro), sessioni con i protagonisti dell’azione di governo e della vita politica e culturale.
L’esperienza riformatrice
Forme di confronto e sintesi per rilanciare – e innovare dovunque necessario – l’esperienza riformatrice di una sinistra che non si accontenta di essere testimonianza identitaria ma punta a rappresentare la maggioranza degli italiani per governare e trasformare le nostre comunità. I soliti noti diranno che avremmo dovuto parlare di nomi, cariche, organigrammi e inchieste. Ma sono gli stessi che guarderanno dall’alto in basso quella straordinaria prova di democrazia e apertura che saranno le primarie del Partito Democratico. Una prova a cui noi parteciperemo con Matteo Renzi, Maurizio Martina e le idee che produrremo insieme a Torino. Buon lavoro a tutti noi.