A confermarlo sono i numeri: 1 giovane su 3 sceglie di consumare sostenibile e opta per soluzioni green.
È infatti il 38% dei più giovani a sostenere l’ambiente considerando che lo stesso rappresenta un’emergenza pressante, seconda soltanto a quella della ricerca del famigerato posto di lavoro.
La risposta dei più giovani si traduce nelle scelte di consumo, modificatesi radicalmente negli ultimi anni. Soluzioni che mettono al centro l’ambiente e considerano determinante l’acquisto di abiti e accessori usati, l’utilizzo del car sharing per spostarsi in città, gli acquisti a km zero e via di questo passo.
I dettagli della tendenza emergono netti dalla prima indagine Coldiretti-Ixe’ su “La svolta green delle nuove generazioni” illustrata in occasione della consegna degli Oscar Green, il premio all’innovazione per le imprese che creano sviluppo e lavoro con i giovani veri protagonisti italiani del Green Deal.
Gli under 35 e le scelte a tutela dell’ecosistema
Gli under 35 scelgono di adottare tutta una serie di soluzioni a tutela dell’ecosistema.
Si parte dal cibo considerando soluzioni a km zero, come dichiara il 77% degli intervistati, e si procede con la decisione di muoversi a piedi ogni volta che è possibile preferendo questa tipologia di spostamenti a quelli in macchina o in moto (64%). Il 56% degli under 35 dichiara di rinunciare all’uso dei condizionatori, e sottolinea la propensione all’acquisto di prodotti alimentari biologici anche se costano di più (56%). È inoltre il 33% a sostenere di essere pronto a rinunciare ad una vacanza se prevede un viaggio in aereo.
“Non è un caso – spiegano in Coldiretti – che le tematiche ambientali siano spesso o addirittura spessissimo al centro delle conversazioni del 64% dei giovani sotto i 25 anni, contro una media generale del 48%”.
Chieste le manette per i responsabili di danni ambientali
La propensione alla sostenibilità si rivela anche nella scelta che porta quasi 1 giovane su 2 (48%) a chiedere le manette per i responsabili di danni ambientali come sversamento di petrolio in mare, o inquinamento dei terreni. È addirittura il 52% a propendere per la comminazione di una grossa multa, e il pagamento di un rimborso, a spese di chi commette un danno ambientale di grande portata.
Come sottolinea Coldiretti-Ixe’, per quasi sei giovani su 10 (59%) il rispetto della natura e della sostenibilità è una scelta in grado di creare nuova occupazione.
I settori che inquinano di meno
“Nella classifica green dei settori che inquinano di meno – continua Coldiretti – i giovani mettono in testa l’agricoltura, che precede l’edilizia, il comparto energetico e i trasporti, con l’industria fanalino di coda. Proprio la campagna viene indicata inoltre dall’80% degli under 35 come una risorsa per l’ambiente, poiché contrasta i cambiamenti climatici e il consumo di suolo e protegge le risorse naturali”.
“La nuova attenzione dei giovani per le tematiche ambientali rappresenta una base importante da cui partire per modernizzare e trasformare l’economia italiana ed europea – sottolinea il presidente della Coldiretti Ettore Prandini -, orientandola verso una direzione più sostenibile in grado di combinare sviluppo economico, inclusione sociale e ambiente”.
Le risposte dei più giovani
Alla domanda che cosa saresti disposto a fare per tutelare l’ambiente vediamo come hanno risposto i più giovani.
- Al primo posto troneggia l’ipotesi di mangiare solo prodotti a km zero e di stagione, che ha toccato quota 77%;
- al 64% troviamo la scelta di rinunciare o di ridurre drasticamente gli spostamenti in auto, scooter o motocicletta, ipotizzando di andare a piedi ogni qualvolta risulti possibile;
- all’idea di rinunciare all’aria condizionata è disponibile il 56%
- il 56% è inoltre pronto a spendere di più a patto che gli acquisti prevedano solo prodotti alimentari biologici;
- infine, il 33% rinuncerebbe da subito alle vacanze qualora prevedessero spostamenti in aereo.