Secondo l’Istituto di Statistica, l’economia italiana è entrata in una fase di stagnazione. Pubblicata questa mattina la stima Pil del terzo trimestre 2018, «espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato» risulta invariato rispetto al trimestre precedente.
Il comunicato dell’Istat riporta che la dinamica dell’economia italiana è risultata stagnante; dopo una tendenza espansiva, registrata negli ultimi tre anni, ora è entrata in una fase di stallo.
Essendo già stata registrata una fase di progressiva decelerazione della crescita, questo comporta un abbassamento del tasso di crescita tendenziale del Pil, che dall’1,2% del secondo trimestre, passa allo 0,8%.
Il comunicato dell’Istat specifica che la stima ha natura provvisoria e «riflette la perdurante debolezza dell’attività industriale manifestatasi nel corso dell’anno dopo una fase di intensa espansione appena controbilanciata dalla debole crescita degli altri settori».
L’andamento del prodotto interno lordo
I grafici dell’Istat, riportano l’andamento del Pil italiano negli ultimi 10 anni: Dopo una risalita tra il 2006 e il 2008, il Pil ha subito una brusca caduta dovuta alla crisi economica mondiale. Arrivato a valori bassissimi alla fine del 2012, è quindi iniziato a risalire fino al 2018, anno durante il quale ha segnato dapprima un rallentamento, quindi lo stop di questo terzo trimestre.
Rispetto al precedente, nel terzo trimestre del 2018 si registra una diminuzione del valore aggiunto dell’industria; aumenta invece quello dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dei servizi.
Per quanto riguarda la domanda, la stima provvisoria purtroppo indica un numero 0 sia sul fronte della componente nazionale che di quella estera.
Le conseguenze dello stop del Pil
Subito dopo la pubblicazione dell’Istat sul Pil italiano, Piazza Affari ha iniziato a segnare un numero in rosso e lo spread BTp/Bund è ritornato verso i 300 punti.
La manovra domani in Parlamento
Il Parlamento intanto attende per domani la manovra finanziaria 2019. Oggi il ministro dell’economia Giovanni Tria ha avuto un faccia a faccia con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il testo è all’esame della Ragioneria e del Mef.