Prendono piede in questi giorni alcune delle nuove misure studiate dal Governo per favorire la crescita economica nelle regioni del Sud del Paese. Il Decreto Mezzogiorno, attivo dal 21 giugno, mette in campo quasi 2 miliardi di euro di investimenti in 4 anni e interessa le Regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Resto al Sud
La prima misura, denominata “Resto al Sud”, è costituita da un supporto economico per i giovani imprenditori tra i 18 e i 35 anni: si tratta di una dotazione fino a 40.000 euro per ogni imprenditore (estensibile fino a 200 mila euro, nel caso di una società), costituita al 35% da un contributo a fondo perduto e al 65% da un prestito a tasso zero. Tale finanziamento sarà erogato in seguito alla presentazione di un preciso progetto imprenditoriale, che potrà essere elaborato anche in collaborazione con enti universitari e altri soggetti della pubblica amministrazione. Per finanziare questa misura sono resi disponibili per i prossimi 4 anni 1,25 miliardi di euro, attinti dal Fondo europeo per lo Sviluppo e la Coesione. Per gli imprenditori agricoli, data la loro specificità, sussisterà un finanziamento specifico di 50 milioni di euro.
Le Zone Economiche Speciali
Una seconda iniziativa, che riprende un’idea già adottata in alcune zone della Cina e in altri paesi in via di sviluppo, è quella delle Zone Economiche Speciali (ZES). Si tratta di zone geografiche omogenee dal punto di vista economico, collegate con la rete transeuropea dei trasporti e dotate di un’area portuale, cui potranno essere concesse particolari agevolazioni dal punto di vista burocratico e supporto dal punto di vista infrastrutturale e monetario. Di tali agevolazioni potranno beneficiare sia le imprese già esistenti sia quelle di nuova creazione, a patto che sia avviato un programma di attività economiche imprenditoriali o di investimenti di natura incrementale. Le regioni interessate avranno il compito di elaborare i progetti relativi alle ZES, che saranno poi approvati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Gli altri provvedimenti
Tra gli altri provvedimenti contenuti nel decreto legge vi è anche un finanziamento aggiuntivo di 40 milioni di euro all’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, costituita durante i mille giorni di Governo Renzi, per la riqualificazione e la ricollocazione di lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale o settoriale. Infine un’altra misura, denominata “Banca delle terre abbandonate o incolte”, prevede che i Comuni identifichino i terreni e le aree edificate di cui sono titolari che risultino in stato di abbandono da lungo tempo (almeno 10 anni) e provvedano ad assegnarli in concessione a giovani imprenditori tra i 18 e i 40 anni sulla base di un progetto di valorizzazione specifico.