Una delle serie rivelazione di quest’anno è stata, sicuramente, 1993. La serie – tecnicamente seconda stagione di 1992 – si è presa la briga di raccontare l’Italia nell’era di Tangentopoli.
I personaggi principali sono gli stessi di 1992, nonostante abbiano subito un’importante evoluzione. La serie, targata Sky Italia – da un’idea di Stefano Accorsi – racconta la discesa in campo di Silvio Berlusconi e la caduta degli storici partiti di massa.
Leonardo Notte, nient’affatto scrupoloso pubblicitario di Pubblitalia, in questa stagione cerca di farsi strada tra i ranghi della politica che conta, tentando prima di farsi strada tra le fila del nuovo movimento berlusconiano, Forza Italia, poi cercando di ottenere la fiducia di Massimo D’Alema – interpretato magistralmente da Vinicio Marchioni, il Freddo di Romanzo Criminale – svelando il progetto berlusconiano che ovviamente non viene compreso e liquidato con una risata. Nel turbinio della politica italiana targata anni ’90 si fa strada anche Veronica Castello, soubrette dalle grandi aspettative, alla continua ricerca di fama.
Il mutamento della classe dirigente
È indubbio che la serie colga il mutamento della classe dirigente di quegli anni: da vecchia e polverosa a telegenica e ammiccante. Insomma, una serie che ha colto appieno lo spirito, i vizi e le virtù di quell’epoca così confusa che furono gli inizi anni ’90 in Italia.